martedì 25 settembre 2012

Due giorni a Pisa

Questo week end la famiglia Pig è andata a fare un piccolo viaggetto. Abbiamo caricato la macchina venerdì pomeriggio e siamo partiti. Sensazione bellissima, sembrava di essere di nuovo in vacanza. Noi non siamo una famiglia "viaggiatrice" e in genere i nostri viaggi coincidono sempre con le classiche vacanze estive. Perciò venerdì quando sono salita in macchina, mi sentivo tutta l'estate davanti.
E' la prima volta che andiamo via per un week-end intero da quando abbiamo due figli. Come dicevo, non siamo dei "frequent travelers". Abbiamo sempre talmente tante cose da fare nel weekend, dal momento che lavoriamo entrambi, che non ci viene neanche in mente di organizzare un piccolo viaggio. Neanche a dirlo, infatti, questo viaggio non lo abbiamo organizzato noi.
Abbiamo colto la palla al balzo: una manifestazione sportiva per le famiglie organizzata dall'azienda di PapàPig che si svolgeva a Pisa (la famiglia Pig abita a Torino, ndr). E così, abbiamo deciso di partecipare in blocco e ci siamo iscritti.
I colleghi di PapàPig hanno trovato un bellissimo agriturismo sulle colline di Pisa, a San Giuliano Terme. Da lì, una vista mozzafiato su Pisa (con la torre bianca che svettava inconfondibile) e sul mare.
E' stato un piacevole weekend, che ci ha fatto capire come i nostri bimbi siano assolutamente in grado di reggere e apprezzare un fine settimana da viaggiatori. Come al solito, sono stata bene con la mia famiglia. Purtroppo però non eravamo soli: eravamo con altre 3 famiglie, tutte dotate di uno o due bimbi dai 2 ai 6 anni. I nostri figli infatti si sono divertiti tantissimo. Io un po' meno.
Detesto viaggiare con altre persone perchè non si riesce mai a soddisfare le esigenze di tutti e c'è sempre qualcuno che prevarica a discapito degli altri. In particolare, io ho patito la gestione degli orari, dettati da una famiglia che si è autoeletta "capo-branco", che erano assolutamente lontani dalle nostre esigenze e abitudini. Il risultato infatti è stato che FigliaPig abbia mangiato prevalentemente crackers e latte perchè ogni volta che ci siedevamo a tavola per lei era ormai troppo tardi e non aveva più voglia di mangiare. Per farvi un esempio, sabato abbiamo pranzato con dei panini in piazza dei miracoli che erano quasi le 2 del pomeriggio (e FigliaPig è abituata a mangiare alle 12 / 12,30 a casa), sabato sera alle 21,00 (e FigliaPig a quell'ora crolla nel letto). Eppure in mezzo a tutte quelle famiglie con bimbi piccoli (oltre ai nostri, c'erano due maschietti di 2 anni, una di 3 e uno di 6) sembrava che solo io mi facessi dei problemi. Ho cercato di adattarmi più che potevo per non fare nè l'asociale nè l'antipatica dato che queste famiglie non le conoscevo neanche, ma non credo di esserci riuscita. Per me stare al ristorante con dei bambini così piccoli dalle 20,30 fino a mezzanotte passata è da irresponsabili!! Per me stare a chiacchierare a tavola mentre i bimbi corrono per tutto il locale, pieno di gente, andando a disturbare gli altri tavoli e comportandosi come in un parco giochi è inconcepibile! Eppure per tutte le altre famiglie questo atteggiamento sembrava davvero normale e io sono passata sicuramente per la mamma apprensiva e spaccapalle. E infatti verso le 23 non ho più retto e io sono andata via con i miei figli. L'unica. L'unica a farsi scrupoli che magari i bimbi avrebbero dovuto dormire dopo una giornata passata a visitare Pisa e a poi alla manifestazone sportiva, senza neanche aver riposato il pomeriggio se non nei brevi spostamenti in macchina. L'unica a farsi scrupoli che magari stavamo disturbando tutto il locale. L'unica a farsi scrupoli che magari non va bene tirare i sassi e le pigne giù dal pendio, dato che sotto passa una strada. L'unica.
Ecco come mi sono sentita in questi due giorni. Un pesce fuor d'acqua.
Mi sono sentita rigida.
Mi sono sentita severa.
Mi sono sentita asociale.
Mi sono sentita antipatica.
Mi sono sentita una vecchia e acida zitella brontolona.

venerdì 14 settembre 2012

ME

Circa 20 mesi. E' questo il tempo che mi ci è voluto in entrambe le mie maternità per risentirmi di nuovo "individuo" oltre che mamma.
Per quanto sia tornata al lavoro intorno ai 6 mesi di entrambi, il rapporto con loro continuava ad essere "simbiotico". Eravamo due, mamma e bambino. Ma eravamo anche un'unica entità: mamma-bambino. Certo, per alcune ore al giorno io ero al lavoro e loro al nido, ma il mio essere "mamma" prevalicava sempre. Le mie esigenze "individuali" erano spontaneamente e naturalmente messe da parte, per lasciare posto alle esigenze dei bimbi e all'esigenze del mio essere mamma. Il mio essere "individuo", sonnecchiava da qualche parte tranquillo. E non disturbava.
Poi i bimbi crescono, imparano a camminare, a mangiare da soli, a parlottare, a giocare in autonomia. Ed entrano nella fase bellissima e allo stesso tempo terribile del "faccio da solo/a". Bellissima fase, assolutamente necessaria per la crescita e l'autonomia, però tremenda quando sei una mamma lavoratrice e incastri tutti gli impegni della giornata spaccando il secondo e una vocina ostinanta continua a ripetere ferma "CIOLA" (= sola) mentre tenta senza esiti di mettersi una maglietta o un paio di calze. Bello eh! Però amore della mamma, fatti aiutare che a quest'ora dovremmo già essere al nido!! NO, CIOLAAAAA!
E a partire da questa meravigliosa e terribile fase del "CIOLA", riprende piede l'individuo, che dormiva dentro la mamma. Così, come spontaneamente si era assopito, altrettanto naturalmente si risveglia a poco a poco. E ti ritrovi un giorno a fare cose che facevi PRIMA ( = ante bebè!) e ti sorprendi da sola. Fosse anche solo leggere un libro per te, che non parla di mammità&affini. Quando l'individuo sonnecchiava, non ti veniva neanche in mente di farlo, non ti interessava, non è che ci rinunciavi. Non avevi voglia. Invece ORA, quando l'individuo si sveglia, ricominci.
Sei sempre Mamma. Ma sei tornata anche quella di un tempo. E ora ti riconosci a pieno.

Sono di nuovo IO. E non sono solo più MammaPig. 
Questo spazio è nato e cresciuto come un "mommy blog", ma ora non mi riflette più completamente. Infatti i miei post sono sempre più rari. Ma non lo chiuderò, sono felice che abbia rispecchiato un lungo e importante momento della mia vita. Forse continuerò a scrivere, forse parlerò più di me e meno dei bimbi e forse continuerò a scrivere qualche "mommy" post (sempre Mamma sono!!) o forse no. Non lo so. Farò quello che mi sentirò, come ho sempre fatto. Su questo non ho mai avuto dubbi.

Ma ci tenevo a scrivere che anche FigliaPig ha ormai quasi due anni. E io non sono solo MammaPig.

venerdì 7 settembre 2012

"Gioie" del centro estivo

Ogni giorno vado a prendere FiglioPig al centro estivo. Ecco quello che trovo:

1)
Pantaloni e scarpe completametne coperti da uno spesso strato di polvere grigia: nel cortile c'è la ghiaia. Tanta ghiaia. Che puntualmente trovo anche nelle tasche  (a volte, anche in lavatrice!!) e incastrata sotto le scarpe da ginnastica. E tralasciamo i miei commenti sul fatto che in un giardino per bimbi in fascia prescolare (anzi, lì c'è anche un nido dai 13 mesi!) ci sia la ghiaia, che secondo me non è assolutamente adatta (non solo perchè sporca, ma perchè è facile scivolarci sopra e farsi male e perchè può essere anche pericolosa in una fase in cui i bimbi mettono tutto in bocca).

2)
Maglia completamente sporca e con macchie di cibo dappertutto.
-"FiglioPig, ma cos'hai fatto?"
-"Si è catapultato il piatto con i pomodori" (... penso volesse dire "capovolto" o  "rovesciato"!!!)

3)
Faccia e mani, perennemente nere/grigie, probabilmente per la ghiaia di cui sopra.

4)
Unghie nere, che tornano pulite solo dopo un lungo bagno.
E potete immaginare come trovo l'acqua post bagno....

In conclusione, ogni giorno FiglioPig è da lavare letteralmente dalla testa ai piedi e i suoi vestiti sarebbero da bruciare. Invece li lavo in lavatrice e sommandoli ai vestiti che sporca FigliaPig al nido (ogni tanto qualche pipì ancora sfugge al suo controllo!!!) significa che tutti i santi giorni faccio almeno una lavatrice.

In tutto ciò, l'asciugamano e la bavetta che gli metto nello zaino sono sempre linde e profumate. Mai utilizzate.
-"FiglioPig, ma non hai usato il tuo asciugamano?"
-"No, non l'ho trovato."
-"Ma non hai usato neanche la bavetta?"
-"No, non l'ho trovata."

Ieri, dopo due settimane di "non l'ho trovato" mi sono un pochino alterata. Ma com'è possibile che un bambino di 5 anni non trovi 1 asciugamano e 1 bavetta in uno zaino che contiene solo 1 asciugamano e 1 bavetta? Mi sembra impossibile.... Secondo me è solo pigro, non ha voglia di cercare e  fa prima a pulirsi con la maglietta, perchè non può essere che davvero non li trovi!! Non li cerca.... è diverso!


E voi? In che stato trovate i vostri bimbi al centro estivo o a scuola? E anche loro hanno la sindrome della fetta di prosciutto sugli occhi?!

                                                                  
NOTA BENE:
Alla materna normalmente non abbiamo questi problemi, perchè ogni bimbo ha il suo armadietto e ogni cosa ha il suo posto. Al centro estivo invece non c'è l'armadietto e dobbiamo mettere tutto in uno zaino e perciò ogni bimbo deve prendere le sue cose direttamente da lì.
E per quanto riguarda il cortile.... alla materna c'è quel pavimento "sintetico" che spesso si trova anche nei parchi giochi: e solo ora ne scopro il reale vantaggio!




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